Qualche consiglio contro l’affaticamento oculare
L’affaticamento oculare è un problema del periodo che stiamo vivendo, non sottovalutarlo!
Durante la nostra giornata c’è un oggetto che prendiamo in mano circa 220 volte al giorno (Fonte: Istituto OnePoll – UK)
Sì, è lo smartphone.
Secondo una recente ricerca inglese, lo smartphone viene utilizzato abitualmente dai teenager ma anche dalle persone adulte. Sono gli adulti con età superiore ai 55 anni i soggetti con maggior incremento nell’utilizzo dello smartphone mentre tra i teenagers la percentuale di utenti di questo strumento è rappresentato da un importantissimo 92%
(Fonte: Deloitte LLP. 2017 state of the smart – consumer and business usage patterns. Global Mobile Consumer Survey).
Il nostro stile di vita ci sta portando ad utilizzare questo device durante l’arco di tutta la giornata.
Lo smartphone viene usato infatti:
- come sveglia
- durante gli spostamenti sui mezzi pubblici
- per pagare bus e taxi
- per mantenere i contatti con amici, parenti e collaboratori, anche attraverso i social
- per attingere alle notizie
- per studiare
- per guardare film e serie tv
- per fare acquisti
- per ascoltare musica
- …
L’elenco come immaginerete potrebbe essere molto lungo…
Oltre allo smartphone, siamo portati ad utilizzare anche pc, tablet o altri strumenti mutimediali per lavoro, specialmente in periodi di smart working come quello che siamo attraversando, oppure per diletto.
Nel periodo 17/02/2020 – 12/04/2020 Comscore ha misurato un esponenziale aumento del tempo speso online, specialmente su social, messaggeria istantanea, siti editoriali e di intrattenimento.
Tutti i devices espongono il nostro sistema visivo ad un grande lavoro, per diversi motivi portando ad affaticamento oculare.
In primo luogo i sistemi mutimediali ci impongono una diversa distanza di lettura rispetto a quella utilizzata comunemente per la carta stampata, cambiando ovviamente il lavoro a cui il sistema oculare è sottoposto per la variazione della focale.
Mediamente infatti la distanza di lettura per la carta stampata è di 40 cm. Con lo smartphone questa distanza si riduce a 34 cm mentre con il computer desktop aumenta a 67 cm.
Non è raro inoltre utilizzare lo smartphone durante il lavoro oppure guardando la televisione e chiedendo al nostro sistema oculare un maggior sforzo in ragione delle varie distanze da mettere a fuoco.
In più durante l’utilizzo di devices multimediali riduciamo sensibilmente la frequenza e la completezza degli ammiccamenti, non permettendo così un’adeguata distribuzione del film lacrimale sulla superficie oculare. La lacrima ha funzione ottica, metabolica, idratante, protettiva e di pulizia sulla superficie oculare e l’inefficienza del suo lavoro espone l’occhio ad una maggiore vulnerabilità.
La luce è un altro fattore importante e non solo perché l’illuminazione ambientale a volte non è adeguata alle nostre esigenze ma anche perché nello spettro della luce sono presenti frequenze blu-turchese (465-495 nm) che hanno impatto positivo sul nostro organismo per la regolazione di: riflesso pupillare, ritmo sonno-veglia, umore e percezione naturale dei colori; ma anche frequenze blu-viola (415-455 nm) che rappresenta uno dei fattori di stress ossidativo delle cellule retiniche dell’Epitelio Retinico Pigmentato (Fonte: Institut de la Vision – Paris)
Infine anche nostra postura cambia durante l’uso di smartphone e altri devices, intensificando il lavoro di muscoli e articolazioni cervicali.
Durante l’utilizzo prolungato dei sistemi digitali molte persone lamentano lievi sintomi di sistemi digitali come:
- pesantezza oculare
- prurito oculare
- secchezza oculare
- visione sfuocata
- visione doppia dell’immagine
- sensibilità alla luce
- dolori cervicali
- mal di testa
Secondo una ricerca del 2016 ben il 73% degli adulti di età inferiore ai 30 anni accusa almeno uno di questi sintomi, proprio con l’uso di sistemi digitali (Fonte: The Vision Council- Digital Eye Stain Report).
Anche i bambini sono stati coinvolti in una ricerca specifica nel 2014, che ha dimostrato che l’80% di loro riferiva affaticamento visivo, visione sfocata o bruciore agli occhi dopo l’utilizzo di sistemi digitali (Fonte: AOA American Eye-Q survey).
Possiamo quindi tutti incappare in questi sintomi.
E’ sempre consigliabile effettuare controlli regolari dal Medico Oculista, specialmente in presenza di sintomi persistenti e/o patologie.
L’Ottico può aiutare l’utente a migliorare il confort visivo con:
- Aggiornata refrazione,
- Lenti a supporto accomodativo
- Trattamenti antiriflesso multistrato con filtri fotoselettivi specifici per la luce blu nociva
- Lacrime artificiali
Presso Ottica Garagnani è disponibile un’ampia gamma di prodotti studiata appositamente per migliorare il comfort visivo e ridurre l’affaticamento visivo. Contattaci subito, ti potremo consigliare su come intervenire subito se hai un problema di affaticamento visivo! CONTATTACI